Studio Tecnico

Ing. Alfonso Dazzi e Ing. Marco Filippi 

Studio Tecnico

Ing. Alfonso Dazzi e Ing. Marco Filippi 

Tel. e Fax: 0522 435855

 

dazzieng2@iol.it​

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Tecnologie

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Massimo rispetto

per l'ambiente

Lo Studio persegue costantemente politiche di massimo rispetto per l’ambiente, assicurando:

 

  • Basso o nullo impatto ambientale
  • Adeguamento alle condizioni di massima tutela dell’ambiente
  • Prevenzione dell’inquinamento.

 

Gli Obiettivi principali sono:

 

  • massimo impegno nel miglioramento continuo dell’impatto ambientale e nella prevenzione   dell'inquinamento;
  • adattare la presente politica alla natura, alla dimensione e agli impatti ambientali delle proprie attività;
  • conformità alla regolamentazione ambientale applicabile;
  • mantenere attiva e diffondere la politica ambientale;

 

Essere scelti ed apprezzati significa distinguersi non solo per la qualità del servizio ma anche per il rispetto dell’ambiente, pertanto è nostro costante impegno promuovere e diffondere la mentalità della tutela ambientale; migliorare continuamente l’impatto ambientale e proiettare tali sforzi di miglioramento nel lungo termine nell'interesse della collettività; prevenire inconvenienti e rischi ambientali.

Consolidamento con carbonio

Questa tecnologia è piuttosto recente perché solo da alcuni anni il costo di questo materiale è diventato accessibile. Dopo un breve periodo in cui il mercato era diffidente, adesso sta vivendo un periodo di boom e viene usato dappertutto. Spesso in modo insensato. In realtà il consolidamento con fibre di carbonio offre possibilità interessantissime e impensabili fino a non molto tempo fa, però deve essere usato con consapevolezza e non come una versione edilizia del nastro adesivo. E’importante che venga calcolato nel modo giusto e posato sotto attenta supervisione altrimenti si rischia che non serva veramente a niente. Anche la scelta di quale tipo di carbonio usare è molto importante per dar valore a ogni singolo euro.

Fondamentalmente viene usato per due differenti scopi:

 

  1. Consolidamento di membrature in cemento armato: in questi casi le fibre di carbonio si adoperano per sostituire armature metalliche corrose o insufficienti. Spesso è indispensabile scaricare la struttura con martinetti idraulici prima di effettuare il consolidamento. Bisogna sapere quello che si fa. Infatti il carbonio entra in funzione solo dopo che la trave ha cominciato a deformarsi dalla posizione che aveva al momento dell’applicazione…
  2. Consolidamento di volte, archi e murature. In questo campo ogni caso fa storia a sé e, prima di procedere al consolidamento, è indispensabile effettuare calcoli completi delle struttura non consolidata. Per capire dove le fibre sono necessarie. Un altro problema da affrontare è la resistenza della muratura che si desidera consolidare. Il carbonio resiste a oltre 30.000 kg/cmq ma la muratura alla quale esso viene attaccato, naturalmente, non può farlo. Quando la fibra viene sollecitata dapprima trasferisce il carico alla muratura poi strappa via i mattoni e si sgancia. E’ quindi possibile ritrovarsi, in caso di sisma, con le fibre di carbonio che restano intatte però si staccano e lasciano la struttura al suo destino. Con una progettazione accurata, naturalmente, questo non succede.

Consolidamento con trefoli in acciaio armonico

Si tratta, in questo caso, di trivellare l’interno delle murature e si inserirvi un trefolo in acciaio armonico del diametro di circa 6 mm. A questo punto si posizionano le piastre di ripartizione e , usando un martinetto idraulico di tipo manuale, si dà al cavo una trazione che varia da poche migliaia di chili fin verso i quindicimila chili per cavo. A questo punto lo stato tensionale della muratura è cambiato e, per la legge di Turnesek-Cacovic, la sua resistenza alle sollecitazioni sismiche e quelle verticali è molto aumentata. Questo sistema permette, molto spesso, di sopportare scosse sismiche anche importanti senza neppure una crepa. I suoi svantaggi sono la necessità di lunghe perforazioni, da far eseguire a ditte specializzate, e quella di avere murature in mattoni pieni di almeno due teste. Anche in questo caso l’improvvisazione non è ammessa: una precompressione sbagliata può danneggiare la struttura peggio di un terremoto…

Consolidamento con micropali

questa è una tecnologia ormai piuttosto stagionata che, con gli anni, è diventata sempre meno costosa. Si usano quando le fondazioni di una costruzione sono insufficienti oppure sprofondano per l’abbassamento della falda. L’idea è quella di fare appoggiare la casa sui micropali i quali, per portanza laterale, assicurano la resistenza sugli strati di terreno più profondi e compattati. La procedura è la seguente: per prima cosa si trivella, sotto alle fondazioni, un canale di 120 mm di diametro. Poi vi si inserisce un tubo perforato da 60 mm nel quale si inietta cemento in pressione. Il palo risultante ha una sezione piuttosto irregolare, che garantisce un fortissimo attrito, e dopo qualche tempo di assestamento sopporta il peso della struttura. La macchina per trivellare è poco più grande di una tosaerba ed entra facilmente anche all’interno delle case.

Spesso, a questo punto, si raccomanda di mettere i micropali sotto tutta la struttura portante in modo da sostituire completamente le fondazioni originali perché altrimenti si crea uno squilibrio che danneggia la casa. Noi troviamo che questo sistema sia un modo un po’ brutale di tagliare la testa al toro spendendo molto più del necessario: con una progettazione adeguata, e calcoli prudenti, si riesce quasi sempre a mettere i pali solo dove servono.

Strutture in legno massello

Le capriate vecchio stile sono spesso bellissime e portano senza difficoltà anche carichi molto grandi. Chi le progettava, tanto tempo fa, sapeva il fatto suo non tanto perché le sapesse calcolare ma perché poteva contare su un’esperienza che si calcolava in generazioni di carpentieri che si tramandavano il mestiere di padre in figlio. I clienti dell’epoca, inoltre, erano molto più tolleranti di quelli di adesso per quello che riguardava piccole pecche o necessità di interventi correttivi.

Al giorno d’oggi noi vediamo solo le capriate e i ponti antichi riusciti meglio!

Gli altri sono spariti da molto tempo.

Al giorno d’oggi i tempi sono più stretti, gli artigiani di una volta sono spariti e i clienti non tollerano imperfezioni. E ci sono coefficienti di sicurezza molto alti prescritti dalla legge. Pertanto, quando progettiamo strutture in legno massello, curiamo al massimo ogni dettaglio in modo da poter fornire agli artigiani che le realizzeranno ogni particolare costruttivo completo. In modo che non resti spazio per l’improvvisazione.

Strutture in legno lamellare

Il lamellare è un materiale moderno che spesso ha poco a che vedere con la tecnologia tradizionale del legno. Permette, infatti, strutture che per snellezza e pulizia del disegno ricordano maggiormente quelle metalliche. Questo materiale spesso è più conveniente dell’acciaio nelle strutture di grande luce e permette realizzazioni davvero ardite. Per questo la progettazione strutturale deve essere all’altezza, in particolar modo nell’esecuzione delle giunzioni che non di rado sono sottoposte a sollecitazioni molto elevate e complesse. Infatti, allo stesso modo del legno massello, anche il lamellare si gonfia e si ritira con il mutare delle condizioni di umidità. E se le strutture in massello spesso sono piccole e piuttosto tozze, quelle in lamellare sono molto più grandi e snelle così i problema si fa molto più strutturato. Noi prediligiamo strutture isostatiche che, per loro stessa natura, sono invulnerabili a questa problematica. Abbiamo una grossa esperienza sui giunti e ormai, a tutt’oggi, le nostre progettazioni hanno superato senza problemi terremoti, grandi nevicate e l’umidità di una piscina…

Strutture in acciaio

Prima della comparsa del lamellare ogni struttura snella era monopolio dell’acciaio e anche adesso, in molti casi, esso la fa ancora da padrone. Le strutture in acciaio sono quelle che, statisticamente, hanno il maggior numero di crolli: l’acciaio, infatti, è vulnerabile a fenomeni di instabilità e a cedimenti dei giunti che non sempre vengono presi con adeguata serietà. Il nostro studio ha una particolare esperienza in questo tipo di materiale e anche in questo caso, laddove sia possibile, prediligiamo strutture che siano almeno parzialmente isostatiche: esse consentono un minor costo dei giunti e un maggior controllo delle condizioni di funzionamento.

Strutture in cemento armato

Questo è il materiale principe dell’edilizia moderna e consente, se usato propriamente, coefficienti di sicurezza larghissimi. San Cemento Armato perdona sempre, si dice. E spesso è vero: spesso si vedono in piedi strutture che,a  rigore, dovrebbero essere crollate da molto tempo. Nondimeno anche il cemento armato richiede una progettazione accurata per evitare di avere problemi di manutenzione o di trovarsi fuori dalle norme vigenti. Noi preferiamo tenere le armature leggere per maggiore duttilità e per garantire una ottimale penetrazione del calcestruzzo fra di esse. Uno dei maggiori punti forti del cemento armato è quello di garantire giunti a incastro economici e semplici da eseguire: per questo motivo raccomandiamo sempre strutture iperstatiche il più leggere possibile.

Strutture in muratura

e murature sono le strutture più antiche e, spesso, più semplici. Talvolta c’è chi non le calcola neppure fidando nella ripetizione di strutture tradizionali. Nondimeno i tempi sono cambiati, da che si realizzavano case coloniche e palazzi sempre uguali e con aperture piccole. Ancora una volta l’architettura moderna, con le sue esigenze di design e protezione sismica, richiede che le murature siano calcolate con attenzione spesso al di fuori degli schemi tradizionali. Adesso, infatti, si vogliono costruzioni più luminose, con volumi interni più grandi e con un differente livello di confort. Noi calcoliamo tutte le murature sia dentro sia fuori dalle zone sismiche. Ci piace sapere QUANTO è sicuro un muro portante.

Altre strutture in muratura che devono essere calcolate attentamente sono le volte e gli archi, che siano spingenti o meno. Adesso, infatti, non è più possibile permettersi sbagli che facciamo crepare i muri o che producano spostamenti vistosi. Io preferisco calcolare volte e archi a mano o con software molto semplice per tenere sempre in pugno la situazione.

Molte volte i costruttori e i committenti rinunciano in partenza a queste strutture così affascinanti: non se ne fidano perché non le capiscono e ripiegano, invece, su sistemi molto più rozzi. Peccato: archi e volte ben progettati sono sicurissimi e hanno più volte sfidato i secoli…